KARATE’, BACI E BIONDINE Bellezze al mare… o quasi. Come ci divertivamo al cinema. Tra ironie femministe, pregiudizi esotici e i pirati nel mezzo.

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KARATE’, BACI E BIONDINE

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Bellezze al mare… o quasi. Come ci divertivamo al cinema.
Tra ironie femministe, pregiudizi esotici e i pirati nel mezzo.

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Karate Küße, blonde Katzen ( titolo originale Yang Chi; titolo italiano Schiave nell’isola del piacere; titoli internazionali Virgins of the Seven Seas; The Bod Squad; Enter the Seven Virgins). Regia di Kuei Chi Hung e Ernst Hofbauer, 1974.

‘Karatè, baci e biondine’, è sembrata una traduzione del titolo più attinente al periodo di uscita del film, rispetto a quella più letterale di ‘gatte bionde’ per gli ultimi due termini, i quali oggi, in tempi di politicamente corretto – in cui si stravolgono anche i sostantivi più comuni in nome di un’etica indefinita quanto bacchettona, o forse da scialba intelligenza pre-artificiale – dà più l’idea di una storiella scanzonata, e tale è. Più ambiguo il titolo originale cinese, Yang Chi, che si potrebbe tradurre con ‘Le etère dell’oceano’, lasciando spazio alla fantasia anche per figure mitologiche come ondine o dee venute dal mare. Continua a leggere